Secondo uno studio della Global Business Travel Association (GBTA) in tutto il mondo, il 59% degli intervistati afferma che il vaccino potrebbe essere il catalizzatore per la ripresa del settore dei viaggi d'affari.
L'indagine, condotta dal GBTA tra il 7 e il 14 dicembre 2020 con un totale di 760 risposte, era volta a fare luce sullo stato di salute del settore dei viaggi d'affari dopo l'impatto determinante del COVID-19. In effetti, questo è il quarto sondaggio nel suo genere condotto dalla Global Business Travel Association dall'inizio della pandemia.
Una delle conclusioni più devastanti del sondaggio, trasformata in un rapporto, è che la spesa per i viaggi d'affari è diminuita del 46% nel 2020 rispetto al 2019. Le aziende, e di conseguenza i propri lavoratori, hanno preferito spostarsi solo in casi strettamente necessari, prediligendo la modalità di videoconferenza e gestione degli affari da remoto. Il rapporto evidenzia che i viaggi d'affari sono in uno stato di semi paralisi. Infatti, l'89% delle aziende intervistate ha sospeso la maggior parte (39%) o la totalità (50%) dei viaggi internazionali. Per regione e globalmente, i viaggi d'affari in Cina (93%), America Latina (89%), Canada (87%), Estremo Oriente (91%), Stati Uniti (76%) ed Europa sono stati totalmente o parzialmente cancellati . (88%). I viaggi familiari sono complessivamente in calo del 71%.
A fine 2020, invece, secondo le risposte degli intervistati, si è rilevato un lieve miglioramento della disponibilità delle aziende a recarsi verso destinazioni nazionali, con una percentuale del 24%, due punti in più rispetto alla precedente indagine. Nel caso dell'internazionale, la proporzione non è cambiata ed è rimasta al 6%. Sembra che lo spirito dei dipendenti sia più fiducioso, visto che il 53% è disposto (47%) o molto disponibile (6%) a viaggiare per viaggi professionali.
Leggera ripresa del settore nel 2021
L'estensione del vaccino sarà determinante per la ripresa dei viaggi di lavoro, come sottolineato dal 59% degli intervistati.
Per tipologia, il budget per il programma di viaggio delle aziende durante questo 2021 sarà destinato principalmente agli spostamenti degli account manager per incontri con clienti abituali o per trovarne di nuovi (30%), viaggi per svolgere servizi (20%), riunioni interne (15%), convegni, fiere ed eventi (13%), formazione (8%) o incontri con fornitori (6%).
Il desiderio di ritornare a viaggiare
Una ricerca realizzata da Booking.com condotta su oltre 28.000 viaggiatori in 28 paesi conferma che il 66% dei viaggiatori globali e il 72% degli italiani pensano che potranno avere più possibilità di viaggiare nel 2021 proprio grazie alle vaccinazioni. Inoltre, il 55% dei viaggiatori mondiali e il 58% degli italiani si concederà un viaggio (lavorativo o non) solamente in quei luoghi che hanno già avviato un piano vaccinale.
Pertanto, in conclusione, nel 2021 il desiderio del settore imprenditoriale è quello di poter recuperare senza dubbio la mobilità essenziale dei propri lavoratori.