2021-11-18

Guida completa al codice univoco privati per la fattura elettronica

Myriam Zanatta
Myriam Zanatta
Guida completa al codice univoco privati

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Nel post che segue tratteremo di fatture elettroniche ed in particolare del codice univoco per privati; scopriremo di cosa si tratti, in cosa si differenzi rispetto al codice utilizzato nella fatturazione elettronica tra professionisti, come si comunica, come si consulta e parleremo infine del codice destinatario a sette zeri.

Cos’è la fattura elettronica per privati

La fattura elettronica verso i privati non si differenzia nella sostanza rispetto a quella tra professionisti o aziende; anche in questo si caso si tratta infatti di un documento digitale che sostituisce la fattura cartacea tradizionale.

Come quest’ultima, anche la fattura elettronica deve contenere i dati obbligatori ai fini fiscali; nel caso di un privato sarà quindi necessaria l’indicazione almeno del nominativo e del codice fiscale, oltre all’indirizzo fornito dal cliente stesso.

Ai fini della consultazione, come approfondiremo meglio nel paragrafo che segue, è inoltre necessario un recapito digitale di posta elettronica certificata (PEC) o il codice destinatario univoco che identifica il soggetto fiscale.

Questo codice ha infatti lo stesso funzionamento del codice previsto per la fatturazione tra professionisti. Approfondiamo meglio questo aspetto.

Codice univoco privati vs professionisti

Se come abbiamo detto, la fattura elettronica verso i privati non differisce quindi rispetto a quella destinata ad aziende e professionisti, ciò che cambia è piuttosto l’obbligatorietà di questo tipo di emissione.

Chi effettua una vendita o una prestazione è tenuto a rispettare gli obblighi di legge in merito all’emissione della fattura stessa, tuttavia il privato cittadino potrebbe non aver ancora abilitato la ricezione e consultazione delle fatture o non essere in possesso di un indirizzo PEC.

A questo proposito l’Agenzia delle Entrate ha precisato che è possibile consegnare una copia cartacea della fattura elettronica, con la medesima validità, quindi anche senza la comunicazione del codice univoco privati senza partita IVA.

L’invio e la consultazione della fattura elettronica per i privati

Come detto nel paragrafo precedente, è possibile consegnare una copia cartacea della fattura elettronica, a patto che questa corrisponda esattamente ai dati comunicati tramite fatturazione elettronica.

Ma come avviene invece l’invio della fattura nel formato digitale? I clienti privati hanno due possibilità di ricezione e consultazione del documento digitale tramite:

  • PEC
  • Sistema di Interscambio

Il primo metodo è quello tramite un indirizzo di posta elettronica certificata, che i privati hanno la facoltà (ma non ancora l’obbligo) di sottoscrivere ai fini della ricezione delle fatture.

Il secondo metodo è messo a disposizione dalla stessa Agenzia delle Entrate; si tratta dello SdI, il sistema di interscambio che riceve le fatture emesse da professionisti e aziende e le mette a disposizione per i fini fiscali e per la consultazione, anche da parte dei privati.

Per la precisione lo scopo del sistema di interscambio non sarebbe quello della mera consultazione, ma della trasmissione e correlazione tra fatture emesse e soggetti interessati.

L’identificazione del cliente da parte del sistema di interscambio avviene tramite il codice destinatario, un codice univoco privati attribuito proprio al singolo cittadino.

La consultazione delle fatture elettroniche

Anche per i privati, è dunque possibile consultare le fatture elettroniche ricevute tramite il servizio messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate ed accessibile dal sito della stessa, nell’area riservata.

Il servizio è gratuito ma necessita di registrazione e di accesso tramite le credenziali dell’Agenzia; in alternativa è possibile accedere tramite altre modalità, incluse le credenziali Spid, tramite la carta nazionale dei servizi e con le credenziali legate alla carta di identità elettronica.

Il sistema di interscambio conserva le fatture fino al termine dell’anno successivo a quello di emissione; la consultazione è possibile tramite l’area “fattura e corrispettivi” del sito delle Entrate.

Ecco il procedimento da seguire per la consultazione:

  1. Accedere al sito dell’Agenzia delle Entrate
  2. Entrare nell’area riservata riservata al cittadino
  3. Selezionare la sezione servizi
  4. Selezionare il servizio “le tue fatture”

Per la consultazione è necessaria l’adesione al sistema di interscambio, da effettuare solo al primo accesso. L’adesione è molto rapida ma non è immediata. Dopo aver accettato le condizioni proposte dal sito, sarà necessario attendere l’email di conferma.

Il codice destinatario

Il codice destinatario della fattura elettronica, come abbiamo accennato, è un codice composto da sette cifre che serve per identificare il singolo contribuente, detto anche codice univoco privati.

Seppure sia possibile in linea teorica, solitamente i privati non effettuano la richiesta del codice, che può essere fornito anche da un soggetto accreditato all’invio dei dati al sistema di interscambio, inclusi i fornitori di servizi legati alla fatturazione elettronica; tuttavia nell’area riservata dell’Agenzia, è possibile effettuare la richiesta di emissione anche autonomamente, accedendo all’area riservata come già spiegato nel paragrafo precedente.

Vediamo ora un caso particolare, anche se molto comune.

Codice univoco privati sette zeri

Qualora il codice destinatario sia assente, nella fattura elettronica destinata ai privati o ai titolari di partita IVA non ancora obbligati alla ricezione e trasmissione tramite la modalità elettronica, si ricorre alla formula dei sette zeri; in altre parole gli spazi riservati al codice vengono riempiti con la cifra zero per sette volte. Si tratta di un modo comune per trasmettere la fattura elettronica ad un privato, anche se non è in possesso del suo codice univoco.

In questo caso la fattura potrà essere consultata dal cliente nell’area riservata, ma non sarà abbinata dal sistema al codice univoco.

Rimandiamo al sito dell’Agenzia delle Entrate per eventuali dubbi o problematiche in merito alla registrazione e alla consultazione delle fatture elettroniche e a tutti i quesiti che potrebbero scaturire dall’utilizzo del codice univoco privati.

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